infiammazioni articolari

Stop alle infiammazioni articolari!

Come intervenire nelle infiammazioni alle articolazioni e in caso di artrosi e artriti con l’aiuto delle piante

Le infiammazioni articolari sono particolarmente diffuse. Il motivo va fatto risalire probabilmente allo stile di vita sempre più sedentario. Tra farmaci tradizionali e piante oggetto di ricerca scientifica possiamo avere ottimi risultati.

Di Vita&Salute

Le infiammazioni articolari colpiscono circa il 41% degli italiani over 45. Perché sono così frequenti? La risposta è da ricercare probabilmente nello stile di vita, sempre più sedentario. In questo caso la colonna vertebrale si trova a sostenere da sola il peso di tutto il corpo, poiché i muscoli poco tonici hanno difficoltà a sostenere adeguatamente il peso corporeo. Andando così più facilmente incontro a disturbi articolari.

A scatenare dolori articolari possono essere anche:

  • una postura errata protratta per lungo tempo;
  • l’eccesso di peso corporeo;
  • cadute o incidenti.

Il dolore articolare può essere essenzialmente di due tipi:

  • dolore acuto. Normalmente localizzato che migliora nel tempo;
  • dolore cronico. Un dolore che persiste oltre i tempi ragionevoli di guarigione.

Quando si manifesta il dolore c’è sempre un processo infiammatorio in atto. La persistenza e la cronicizzazione dell’infiammazione possono causare danni rilevanti, anche irreversibili, ai tessuti interessati, portando a una cronicizzazione del dolore stesso.

Alcune differenze da sapere

Tra questo tipo di infiammazioni, oltre a quelle articolari, dobbiamo distinguere alcune varie forme di artriti. Vediamole in sintesi.

I dolori articolari sono una manifestazione dolorosa, spesso accompagnata da gonfiore e infiammazione, che interessano una o più articolazioni del corpo, come spalla, ginocchio, polso e mano, anca, gamba e piede. Possono essere causa di dolori articolari anche patologie apparentemente lontane dall’apparato osseo come morbo di Crohn, dindrome di Sjogren, Lupus eritematoso sistemico, meningite, e persino l’acidosi metabolica.

L’artrite è un’infiammazione delle articolazioni. Può interessare una o più articolazioni e può essere acuta o cronica. Fra le diverse tipologie di artriti, vanno ricordate:

  • artrite reumatoide, una patologia infiammatoria cronica autoimmune che colpisce in maniera elettiva le articolazioni. È più frequente tra le donne.
  • artrite gottosa (gotta), provocata dall’accumulo di cristalli di urato di sodio nelle articolazioni. Colpisce, in circa il 75% dei casi, le articolazioni dell’alluce. 
  • artrite settica, causata da un agente infettivo (batterio, virus o fungo). Si manifesta al di fuori dell’articolazione che viene poi raggiunta in un secondo tempo.
  • artrite psoriasica, compare nel 30% dei soggetti colpiti da psoriasi della cute o delle unghie o che hanno familiari di primo grado con psoriasi.
  • artrite reattiva, colpisce le articolazioni ma è causata da un’infezione genito-urinario (cistite, prostatite, ecc.) o gastrointestinale.

I sintomi dell’artrite sono dolore e gonfiore articolare. Si possono manifestare anche, ma non necessariamente, arrossamento della cute e  rigidità articolare. Può essere presente febbre, talvolta con brividi.

Consigli pratici. Quando è in corso una forma infiammatoria, come nel caso di artriti, traumi o sforzi articolari eccessivi, può essere di grande aiuto la terapia del freddo con la borsa del ghiaccio. Il freddo, grazie alla sua capacità di vasocostrizione, ha un’azione benefica, aiutando a diminuire gonfiore, infiammazione e dolore. Servono non più di 10 minuti ad applicazione, da ripetere nell’arco della giornata.

Capire l’artrosi

È causata dall’usura e dall’invecchiamento delle articolazioni e colpisce soprattutto quelle più sottoposte al carico, cioè le anche, le ginocchia e la colonna vertebrale.

I sintomi più comuni dell’artrosi sono il dolore, la rigidità e la limitazione del movimento. I sintomi iniziano a comparire intorno ai cinquant’anni, soprattutto in donne post-menopausa. Quello che scatena la patologia è il deterioramento della cartilagine che riveste le superfici ossee all’interno delle articolazioni. La cartilagine è il tessuto che riduce l’attrito fra le ossa.  Negli anni tende a consumarsi perdendo la sua elasticità, diviene più rigida e più facilmente danneggiabile. Se la condizione peggiora le ossa possono arrivare persino a sfregarsi l’una contro l’altra, con conseguenti dolore, gonfiore e rigidità. Si possono anche formare escrescenze ossee dette “osteofiti”, che spesso sono molto visibili sulle mani. Oltre al deterioramento della cartilagine, si può verificare un’infiammazione dei tendini e dei legamenti dell’articolazione.

Consigli pratici. Per contrastare i dolori artrosici utilizzate la borsa dell’acqua calda, per trarre beneficio dall’effetto vasodilatatore del calore.

I rimedi naturali efficaci

La medicina allopatica spesso utilizza i Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei) e corticosteroidi per combattere infiammazioni articolari di varia natura. Sono farmaci efficaci e importanti, indispensabili per trovare sollievo in patologie croniche e aggressive o per una cura d’attacco nell’acuto, ma con effetti collaterali non trascurabili.

La medicina complementare, che utilizza i rimedi che la natura ci offre, può affiancare e supportare quella convenzionale. Per esempio, sono numerose le piante con attività antinfiammatoria e analgesica, che non agiscono solo sul sintomo ma, talvolta con tempi più lunghi rispetto al farmaco di sintesi, possono arrivare all’origine del problema e, spesso, con minori effetti collaterali su altri organi. Ecco alcuni esempi.

– Ribes nigrum. Dalle gemme fresche del ribes nero si ottiene un macerato glicerico (Ribes nigrum MG 1 DH) molto usato in fitoterapia. Si tratta di un potente antinfiammatorio che agisce per stimolazione diretta sulla corteccia surrenale. La sua somministrazione aumenta il cortisolo ematico. Ha un’ottima efficacia in particolare nelle infiammazioni dell’apparato locomotore.

– Boswellia serrata. L’attività antinfiammatoria della boswellia si esplica fondamentalmente nell’evitare il deterioramento delle strutture articolari (cartilagini, legamenti, tendini).

– Artiglio del diavolo. Il nome botanico è Harpagophytum procumbens DC. I primi lavori di farmacologia che evidenziarono l’attività antiartritica dell’artiglio del diavolo risalgono al 1958; studi più recenti avrebbero dimostrato un’attività antinfiammatoria.

– Per uso topico si possono applicare infine Arnica montana, che associa all’attività antinfiammatoria quella antiedemigena, Argilla verde ventilata in impacco, o una miscela di oli essenziali composta da Rosmarino (10 gocce) Ginepro (5 gocce) e Maggiorana (5 gocce) in 100 ml di olio di mandorle dolci.


AIDO ringrazia Fondazione Vita e Salute e la Chiesa Cristiana Avventista che con il suo 8×1000 sostiene la promozione di un percorso di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione e insieme un gesto concreto verso la promozione della cultura del dono

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