Calabria

Premiati gli allievi vincitori del concorso bandito dall’Aido

«La solidarietà? Si esprime anche donando gli organi»
Pavone: studenti nostri ambasciatori privilegiati

Ottocento persone collegate e venti postazioni attivate: questa la cornice che ha “accolto” gli studenti vincitori del concorso “Vivere e rinascere con Aido” articolato in tre sezioni: disegno-dipinto, poesia e spot inedito.

La cerimonia della premiazione delle scuole di ogni ordine e grado della nostra città è stato un altro momento di sensibilizzazione del Gruppo comunale dell’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule presieduta da Nicola Pavone, che ha introdotto e moderato i lavori.

Notevole il successo e al limite della capienza la piattaforma Zoom (superato il numero di cinquecento partecipanti  dell’ultima edizione prima della pandemia), dopo i saluti istituzionali e dei massimi vertici del Distretto Lions 108 YA (Campania, Calabria e Basilicata), Vito Scarola, vice presidente nazionale di Aido, e Pellegrino Mancini, direttore del Centro regionale trapianti della Calabria, hanno rilanciato «la necessità di incrementare la diffusione della cultura della donazione di organi», plaudendo all’iniziativa che vede ancora una volta i giovani studenti tra i protagonisti.

Ancora, gli interventi di Catena Moschella, dirigente del liceo artistico “Preti-Frangipane”, scuola polo del concorso Aido, del presidente regionale dell’Ente nazionale sordi Antonio Mirijello con il presidente provinciale Santoro Favasuli e del vice presidente regionale Antonino Cotrupi, della presidente del Soroptimist reggino Olga Spanò.

Grande spazio ai dirigenti scolastici, ai docenti referenti e agli studenti, dopo la proiezione di tutti gli elaborati. «Un particolare ringraziamento per la partecipazione alle autorità ed ai partner, ai dirigenti delle numerose scuole che hanno consentito agli studenti di aderire al concorso ed ai docenti referenti per aver guidato con impegno ed estrema professionalità i loro alunni; tutti gli elaborati presentati sono stati di pregevole fattura. Gli studenti – ha sottolineato Pavone –  saranno i nostri ambasciatori privilegiati per diffondere la cultura della donazione di organi e ridurre il numero di coloro che si oppongono».

Infine, dalle testimonianze di Maria Larosa e di Tiziana Biondi sull’importanza di disporre di un maggior numero di organi da prelevare e trapiantare al messaggio di Papa Paolo Giovanni II. Lo riprende  il presidente Pavone ed è sempre attuale: «Confido che non manchi, da parte di quanti hanno responsabilità sociali, politiche e educative, un rinnovato impegno nel promuovere  un’autentica cultura del dono e della solidarietà. Occorre seminare nei cuori di tutti, ed in  particolare dei giovani, motivazioni vere e profonde che spingano a vivere nella carità fraterna, carità  che si esprime anche attraverso la scelta di donare i propri organi».

Cristina Cortese, www.gazzettadelsud.it

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