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LA COLAZIONE PER I PICCOLI CAMPIONI

I cereali più diffusi per il primo pasto spesso contengono troppi zuccheri e grassi non salubri. Per i bambini occorre altro. Ecco alcune alternative facili da mettere in pratica

Di Vita&Salute

Cercate, prima di tutto, di non adottare uno schema fisso per la prima colazione. I bambini per loro natura perdono rapidamente interesse nei confronti delle proposte monotone e l’appetito svanisce.

Quando si sente parlare della tipica colazione dei bambini si citano spesso i cereali. Il dato in sé sarebbe positivo. Ma se andiamo ad approfondire, scopriremo che questi cereali non sono rappresentati da fiocchi di avena o muesli senza zucchero, pane integrale… Si tratta invece di prodotti industriali per estrusione a partire da un miscuglio composto da farine raffinate, grassi (vegetali, ma saturi), zucchero, sale, aromi, ecc. E iniziare la giornata consumando questi prodotti non è per niente sinonimo di buona colazione. Anzi, c’è il rischio di scambiare per salutare una scelta che è invece determinata soprattutto dalla pubblicità e dalla golosità (e non solo) dei bimbi. La golosità è indubbiamente solleticata dalle abbondanti dosi di zucchero, grassi e sale che questi preparati contengono.

Troppi zuccheri e grassi
I cereali per la prima colazione (alimenti destinati prevalentemente ai ragazzi) contengono troppo zucchero (33-42 per cento), parecchi grassi (fino al 14 per cento e spesso di origine dubbia) e sale in quantità troppo elevate. Questi prodotti non possono dunque essere presentati come un alimento sano per il primo pasto della giornata. Tra l’altro, da un esame delle confezioni emerge che anche la chiarezza delle indicazioni presenti sulle scatole lascia a desiderare. Quasi sempre, per esempio, si leggono scritte che esaltano la presenza di vitamine e ferro, elementi nutritivi marginali in questo tipo di prodotti (dove invece abbondano zuccheri semplici e grassi).

Qualche proposta alternativa
Cercate, prima di tutto, di non adottare uno schema fisso per la prima colazione. I bambini per loro natura perdono rapidamente interesse nei confronti delle proposte monotone e l’appetito svanisce. I piccoli, per crescere, hanno bisogno di stimoli sempre nuovi e diversificati, e anche una buona colazione può contribuire in questo senso. Ecco quindi una proposta di impostazione generale che poi ciascun genitore avrà evidentemente cura di adattare alla propria famiglia e alle proprie ritualità.

Preparate la tavola
Cominciate con la tavola. Un desco che si presenti gradevole e ordinato predispone meglio a mangiare con appetito (domandatevi perché in vacanza o in hotel tutti fanno colazione, anche coloro che di solito affermano che appena svegli non riescono assolutamente a mangiare). È ovvio che i tempi al mattino sono stretti. Meglio, dunque, già dalla sera prima disporre ordinatamente sul tavolo della cucina tovaglia, piatti, posate, miele, pane e quant’altro dovesse servire. Il mattino dopo non dovrete far altro che scaldare il latte di soia oppure preparare il tè o la tisana.

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Da bere
Se vostro figlio non ne vuole sapere del latte vaccino, non insistete. Si tratta in effetti di un alimento spesso problematico. Avete tuttavia a disposizione le bevande vegetali, a base di soia, avena e altri cereali: si tratta di prodotti ricavati da cereali o legumi, gustosi, nutrienti (ma non troppo caloriche), con grassi vegetali (l’olio di girasole o di cartamo sono aggiunti). Sono ottime al naturale, sia tiepido che a temperatura ambiente, da bere o per inzupparci pane o fiocchi di avena. Fate attenzione alle etichette e scegliete quelle senza zuccheri aggiunti. Non dimenticate il classico caffè di cereali, dolcificato con un goccio di malto o di miele, oppure le tisane, infinite nella varietà. Scegliete di preferenza erbe che producano infusi leggeri, gradevoli anche senza necessità di dolcificare: tiglio, carcadè, rosa canina, finocchio, timo…

I carboidrati
Orientatevi, alternando, su pane integrale (magari tostato), muesli (potete preparare la miscela che vi aggrada insieme ai figli, assecondando i loro suggerimenti), pizza fatta in casa (il giorno prima, è ovvio), ma senza l’ingombrante formaggio.

Un velo di crema
Le creme da spalmare sul pane sono irrinunciabili. Attenzione, però. Il commercio (anche biologico) offre, qualitativamente parlando, veramente di tutto. Anche in questo caso, leggete sempre le etichette e state lontani da ingredienti di dubbia qualità: zucchero, grassi vegetali, aromi. Ottime sono le preparazioni spalmabili ottenute dalla semplice macinazione dei semi oleosi (mandorle, nocciole, sesamo, anacardi, arachidi). Il sapore non è dolce (non c’è zucchero), ma spesso sorprendentemente gradevole. In ogni caso, potete, dopo averne spalmato un velo sul pane, completare con un filo di malto o miele. Oppure ricoprire con uvetta. Una delizia.
Chi preferisce i semi oleosi da sgranocchiare allegramente, dovrebbe essere incoraggiato a farlo. Metteteli regolarmente a disposizione sul tavolo, non solo nelle feste di fine anno.

A proposito di uvetta
Non dovrebbe mancare sulla tavola della colazione una ciotola con uvetta, fichi secchi, datteri, albicocche secche. Si tratta di alimenti sani, ricchi di carboidrati semplici e di facile assimilazione, ma dotati anche di una buona quantità di fibre (fino al 13 per cento) che ne modulano l’assorbimento, garantendo una disponibilità energetica pronta e, nello stesso tempo, prolungata. Senza contare il buon apporto di minerali come ferro, calcio, potassio, fosforo.

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In estate fate spazio allo yogurt
Infine, yogurt e frutta hanno ovviamente più spazio quando la temperatura ambientale diventa gradevole. Scegliete yogurt intero bianco di produzione biologica o biodinamica. Da consumare da solo, ma anche integrato al momento con frutta fresca e, eventualmente, con semi oleosi o frutta essiccata. Una colazione energetica, fresca e digeribile. Buona sempre, ma soprattutto nelle giornate che si prospettano afose fin dal mattino.

AIDO ringrazia Fondazione Vita e Salute e la Chiesa Cristiana Avventista che con il suo 8×1000 sostiene la promozione di un percorso di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione e insieme un gesto concreto verso la promozione della cultura del dono.

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