IL DONO DEGLI ORGANI A FINI DI TRAPIANTO PER SALVARE DELLE VITE

Ma anche il dono del tempo, delle proprie capacità, della propria persona per il bene degli altri

Aido il 28 luglio 2023 è stata protagonista di una bellissima giornata di gemellaggio con il campo scuola estivo dei giovani delle superiori della parrocchia di Carpenedo, di Mestre (Venezia). L’incontro si è svolto tra le montagne dell’Agordino, nella casa per ferie Malga dei Faggi a Gosaldo, in provincia di Belluno.

La presidente nazionale Flavia Petrin, il professor Francesco Calabrò e Fausta Tocchio, hanno portato la loro testimonianza a una ventina di ragazzi.

Al mattino la presidente Petrin ha parlato di Aido, del dono, di come è possibile manifestare la propria volontà favorevole, rispondendo poi alle tante domande dei presenti. Dopo pranzo il professor Calabrò ha parlato della sua esperienza di medico chirurgo trapiantatore e coordinatore del Centro regionale trapianti del Veneto, prima di passare “dall’altra parte della barricata“, trapiantato di cuore nella sua Padova dieci anni fa. Ai ragazzi ha illustrato anche il progetto di Rete di Vita. Quindi è intervenuta Fausta Tocchio, la mamma di Jacopo, un giovane di 21 anni morto per un attacco d’asma mentre si trovava in viaggio a Londra: donatore di organi per scelta già espressa in vita, ha permesso di salvare più persone con il trapianto. A lui è dedicato il progetto “La stanza di Jacopo“, spazi ad hoc nei Pronti soccorso degli ospedali dove i genitori possano essere accolti e possano dialogare con la necessaria riservatezza coi medici, soprattutto quando il colloquio verte su temi molto delicati, come il fine vita.

La giornata, molto intensa, è finita con un flash mob immortalato dagli smartphone e dalla macchina fotografica: i giovani hanno indossato la pettorina celebrativa dei 50 anni di Aido e il cappellino rosso scattando istantanee a futura memoria dell’iniziativa.

Aido nazionale ringrazia la parrocchia di Carpenedo per l’opportunità: la cultura del dono va diffusa a partire soprattutto dai ragazzi, adulti e classe dirigente del domani, ma cittadini già dell’oggi, chiamati a riflettere sulla donazione come scelta personale ponderata, matura e consapevole.

Alvise Sperandio

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