GIRO D’ITALIA Giovani Under 23: conosciamo meglio i nostri amici AIDO

Orietta

trapiantata di cuore dal 2020
ha tagliato con orgoglio il traguardo a Pinzolo

Ciao Orietta, cosa ti ha portato qui?

Mi sono iscritta ad AIDO nel 1988. Allora stavo bene e la mia scelta fu accolta con stupore e potrei dire ostilità dai miei genitori, ma ho ritenuto da subito un gesto importante. Bisogna contestualizzare che allora la scelta di donare gli organi e la conoscenza sui trapianti non erano ancora parte della cultura della gente. Partecipo perché è importante diffondere il messaggio che donare vuole dire donare vita. Partecipo perché anche se sono passati molti anni e si sono fatti grandi miglioramenti per sensibilizzare le persone per questo gesto, bisogna sempre tenere vivo il messaggio. Partecipo perché vale più la testimonianza di tante parole. Pensa che quando sono tornata al lavoro dopo il trapianto il solo vedermi in salute e felice con un cuore nuovo ha spinto molti miei colleghi ed amici ad esprimere il “sì” alla donazione promosso da AIDO.
Orietta fa parte del gruppo “Transplant Sport Club -Il Trapianto è vita” e con lei hanno pedalato anche Marco e Sergio.

Marco
trapiantato di rene nel 2009

mi ha confidato un suo motto che è il motivo per cui ha testimoniato con la sua presenza: Il trapianto è vita e CHE VITA !”.

Sergio
trapiantato di cuore dal 2018

ha partecipato perché ci tiene a sottolineare che “non serve portare gli organi con noi quando non ci serviranno, decidiamo adesso, non lasciamo che la decisione di donare sia presa dai nostri cari in un momento concitato e di dolore. Un organo donato è una vita donata”.

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