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DETOX E PIÙ ENERGIA DALL’UVA

Paragonato al latte materno. Ingrediente curativo, depurativo ed energizzante. Utilizzato per rimedi di bellezza. Andiamo alla scoperta di un frutto davvero sorprendente

Di Vita&Salute

L’uva è un frutto che è apprezzato e molto consumato su tutto il pianeta. In molte antiche culture la vite era considerata come simbolo della vita stessa, e gli usi culinari nonché i rimedi per la salute e la bellezza ottenuti da questa pianta sono davvero numerosissimi.
Le tipologie di uve attualmente coltivati nel mondo sono circa 10mila di cui 1.500 solo in Italia.

Cibo completo
L’uva viene anche chiamata il “latte vegetale” perché la sua ricchezza in nutrienti è tale da renderla paragonabile al latte materno. Ovviamente la sua composizione cambia secondo il tipo e la varietà, e persino secondo l’annata e anche con il grado di maturazione. Perché il paragone con il latte materno umano? Scorrendo l’elenco dei costituenti della polpa colpisce un tenore relativamente basso di proteine. Tuttavia, anche nel latte materno la parte proteica, in realtà non è molto elevata. Anzi, se prendiamo come punto di riferimento il succo d’uva, il suo tenore di proteine è addirittura superiore. Anche i sali minerali e gli oligoelementi del succo d’uva sono largamente superiori: 1,3%, rispetto alla media dello 0,4% nel latte umano. La quantità di zuccheri invece è all’incirca equivalente.

Dieta rimineralizzante
A quali conclusioni ci possono portare queste cifre? Che l’uva, sia l’acino intero che il suo succo, è un alimento prezioso e molto equilibrato. E in particolare, una dieta disintossicante, remineralizzante o dimagrante con uva e/o succo d’uva può costituire una via praticabile, per un periodo ben preciso e in determinate condizioni.
La cura dell’uva infatti ha una lunga tradizione in molti Paesi. Essa costituisce un’ottima sferzata di energia, facilita il mantenimento del peso-forma, “ripulisce” l’organismo da molte tossine mentre nel contempo lo remineralizza. Molte persone praticano la cura dell’uva come forma di prevenzione per le malattie infettive; oppure per migliorare l’aspetto, a partire dalla pelle.
Questa cura, applicata in modo coerente e seguita da personale specializzato, prende il nome di ampeloterapia.
È interessante infine l’azione tonificante generale dell’uva. Il tessuto connettivo ne beneficia in modo particolare, ma anche le vene possono risultare rinforzate, sia in via preventiva sia in fase già manifesta di vene varicose. L’attivazione della circolazione contribuisce a questo effetto.

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In cosmesi

L’olio di vinaccioli è molto apprezzato in cosmesi, per le sue proprietà astringenti e rassodanti. È un ottimo olio per massaggi, “fluido” e morbido, e si presta come «base», da essere miscelato con piccole dosi di oli più costosi.

Maschera schiarente e rinfrescante per il viso
circa 15 acini di uva fresca
1 cucchiaino di argilla ventilata

Lavate e sgranate l’uva (va bene sia quella bianca, rossa o nera), tagliate gli acini a metà e schiacciateli leggermente con una forchetta. Raccogliete il liquido e mescolatelo con l’argilla, poi aggiungete la parte più solida dell’uva e mescolate nuovamente. Stendete il tutto su viso, collo e decolleté e rimanete a riposo (vi conviene stendere un’asciugamani oppure un lenzuolo di carta sul cuscino) finché avvertite che l’impacco inizia ad asciugare. Togliete il tutto con fazzoletti di carta, senza strofinare, e sciacquate con abbondante acqua tiepida. Terminate con un breve risciacquo di acqua fredda e applicate una crema idratante oppure un gel (per esempio di Aloe vera).

Compressa antiocchiaie
Avete gli occhi gonfi o le occhiaie? Bagnate dei dischetti di cotone con succo d’uva e posateli sopra le palpebre chiuse. Tenete in posa per circa 10 minuti, poi sciacquate con acqua fresca.
Questa compressa è molto utile anche in caso di gonfiori di qualunque tipo e persino di ulcerazioni. Se la zona è più estesa, usate una garza oppure un fazzoletto pulito o simili e coprite con un leggero telo di lino o di cotone. Eventualmente fissate il tutto con un leggero bendaggio. È comunque sempre utile rimanere in posizione di riposo mentre agisce la compressa.

Cataplasma per le gambe
Chi passa gran parte della giornata in piedi può avere le gambe stanche e difficoltà nel riflusso venoso; nel tempo si possono formare noduli, vene varicose e altre condizioni difficili. Le foglie d’uva sono ricche di sostanze amiche delle gambe che favoriscono la circolazione e danno tono ai vasi sanguigni e ai capillari.
Pestate le foglie fino a ottenere una poltiglia, applicate questa sulle gambe, avvolgete con un telo di cotone o di lino e rimanete a riposo, con le gambe rialzate, per almeno venti minuti. Sciacquate con acqua tiepida, poi con acqua fresca e applicate una lozione idratante.

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Le nostre ricette

Focaccia con l’uva
1 kg di uva nera
500 g farina
½ litro di acqua tiepida
un pizzico di sale
70 g di malto di riso
15 g olio extravergine
25 g di lievito di birra

Fate una fontana con la farina, in mezzo versate l’olio extravergine, il sale e il malto; sciogliete nell’acqua tiepida il lievito di birra e versatelo un po’ per volta al centro della farina; impastate il tutto. Lavorate energicamente per circa 10 minuti, fatene una palla, ponete in una terrina e coprite con un telo; fare lievitare in un posto tiepido per 2-3 ore. Intanto, lavate e asciugate l’uva e staccate gli acini dal raspo. Metteteli in una teglia e fateli appassire in forno a 150°.
Quando l’impasto è lievitato suddividetelo in due parti. Ungete una teglia con un po’ di olio e stendetevi una metà dell’impasto con le mani. Sopra mettete la metà dei chicchi d’uva schiacciando leggermente per farli penetrare un poco nell’impasto. Ricoprite con l’altro panetto spianato un po’ di più con il matterello per far aderire i bordi dei due impasti. Aggiungete l’uva rimasta e l’olio extravergine a filo. Infornate a 250° e lasciate cuocere per circa 45 minuti. Potete servire questa focaccia sia calda che fredda.

Risotto di zucca e uvetta
Per 4 persone
200 g di riso per risotto
250 g di zucca
50 g di uvetta
1 cipolla
acqua o brodo
olio extravergine d’oliva e sale q.b.
qualche acino d’uva per guarnire

Sbucciate e tagliate a pezzi la zucca. Mondate e tritate la cipolla e fatela rosolare in un cucchiaio d’olio, aggiungete il riso, lasciate rosolare insieme, aggiungete la zucca e man mano l’acqua o il brodo vegetale bollente, mescolando spesso. Lavate e mettete in ammollo l’uvetta.
Quando il risotto è cotto, aggiungete l’uvetta, mescolate con delicatezza e servite, guarnito di uva fresca.

AIDO ringrazia Fondazione Vita e Salute e la Chiesa Cristiana Avventista che con il suo 8×1000 sostiene la promozione di un percorso di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione e insieme un gesto concreto verso la promozione della cultura del dono.

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