Maria è arrivata a Palermo in condizioni gravissime a causa di una malattia che le aveva compromesso irrimediabilmente il fegato
Una storia a lieto fine grazie alla collaborazione internazionale in ambito sanitario. Maria, una giovane ragazza greca, è stata salvata all’Ismett di Palermo, centro d’eccellenza italiano per i trapianti d’organo, da un’insufficienza epatica terminale che in Grecia non era possibile curare.
Maria è arrivata a Palermo in condizioni gravissime a causa di una malattia che le aveva compromesso irrimediabilmente il fegato. Il trapianto rappresentava l’unica speranza di salvezza ma, data la complessità del suo specifico caso clinico a livello vascolare, nessun centro in Grecia era attrezzato per poterlo eseguire.
Grazie al programma “Italian Gate” del Centro Nazionale Trapianti, che facilita il trasferimento di pazienti stranieri in Italia per interventi non eseguibili nei loro Paesi d’origine, Maria è arrivata a Palermo lo scorso febbraio. Qui l’équipe guidata dal professor Salvatore Gruttadauria, luminare nel campo dei trapianti epatici, è riuscita a
Attualmente la giovane si trova ancora in Italia per un periodo di osservazione, ma presto potrà fare ritorno in Grecia e riabbracciare i suoi cari, grazie a una collaborazione internazionale che le ha donato nuovamente la speranza.