creme da spalmare

Creme da spalmare fai da te, più sane e più buone

Molti cibi vegetali si prestano a essere trasformati in creme da spalmare. Per colazioni sfiziose o pranzi e spuntini salutari. Un’alternativa ai prodotti industriali troppo grassi e zuccherati

Di Vita&Salute

Morbide, cremose, spalmabili o facilmente mescolabili ad altri cibi: le creme da spalmare sono una componente importante per una cucina golosa, rapida da portare in tavola perché si possono preparare con anticipo, e, se fatte con alcuni criteri fondamentali, anche sane e leggere. Possono essere dolci, salate, piccanti; di una consistenza che va dal quasi-liquido al quasi-compatto; adatte alla prima colazione, agli spuntini o anche come accompagnamento dei pasti principali. 

Perché prepararsi una crema spalmabile in casa? Per prima cosa, le creme dolci in commercio sono eccessivamente zuccherate. Un forte apporto di zuccheri semplici aggiunti provoca un marcato picco glicemico che induce nell’organismo un altalenarsi di senso di energia e di stati di stanchezza e finisce in un grande numero di casi per esaurire il pancreas (leggasi stati diabetici). I dolcificanti di sintesi sono, per certi versi, anche peggio perché “ingannano” sia il nostro palato sia il nostro organismo, alterando il nostro senso di soddisfazione e le nostre scelte alimentari, accumulandosi nel corpo come “sostanze non riconosciute” e quindi non metabolizzate né eliminate. 

Questo ultimo discorso vale anche per i conservanti e altri additivi molto spesso presenti nelle creme commerciali. Più è lungo l’elenco di ingredienti identificati con un E, seguiti da un numero a tre cifre, e più dovremmo diffidare del prodotto.

Un’altra componente importante di base delle creme commerciali sono i grassi, solitamente abbondanti e non sempre della migliore qualità. 

Nelle creme commerciali, soprattutto in quelle salate, è di solito presente il monoglutammato di sodio, spesso indicato con nomi diversi come “esaltatore di sapore” e simili. Da evitare il più possibile.

Un altro aspetto riguarda il sapore. I gusti delle creme commerciali sono standardizzati. Una crema fatta in casa può tenere conto dei gusti personali ed essere variata di volta in volta.

crema sfaldabile vasetto

Le creme domestiche possono essere realizzate con ingredienti freschi e di stagione. Sono destinati a un consumo in tempi brevi, ma non richiedono conservanti!

Preparare le creme in casa permette anche di riciclare egregiamente piccoli avanzi della cucina. Dalla frutta alla verdura, ai cereali: tutto può essere reso cremoso, con l’eventuale aggiunta di qualche ingrediente semplice e l’uso di un elettrodomestico elementare: un frullatore.

Quando e come utilizzarle 

Intanto, la “base” della crema, il prodotto da forno, dovrebbe essere di farina integrale e biologica; di buona qualità anche gli altri ingredienti. Però si potrebbe optare anche per gallette, crostini o cracker, anche questi fatti in casa di volta in volta con cereali diversi per non arrivare alla sensibilizzazione al grano o al glutine, sempre più diffusa. 

crema da spalmare legumosa

Molte persone sviluppano anche intolleranze ai lieviti, per cui si dovrebbe alternare con prodotti non lievitati.

Inoltre le creme sono adatte non solo a colazione, ma anche ad altri momenti della giornata. Per esempio come spezza-fame, da gustare con un cucchiaino oppure spalmate su un crostino: possono costituire un antipasto oppure ingannare l’attesa degli ospiti quando sta per arrivare la cena. 

O ancora, possono accompagnare tanti piatti, dall’insalata alla pasta, al riso o altri cereali. 

Le creme dolci sono poi un ottimo dessert, per la quotidianità e anche per le grandi occasioni. Dipende dagli ingredienti.

Tutte le creme da sperimentare

A base di frutta. Sia cruda che cotta, può essere frullata ed essere resa cremosa con qualche addensante. L’addensante può essere a base di alghe come i fiocchi di Kanteen o l’agar agar, oppure l’amido di mais o la fecola di patate; o ancora semi che tendono a gonfiarsi e dare consistenza come i semi di chia. Se lasciate la crema in frigorifero per un paio d’ore, essa diventerà più solida.

Un semifreddo può essere realizzato in modo simile, aggiungendo alla purea di frutta della panna (vaccina o vegetale) da mettere in freezer per almeno un’ora.

Con verdura. Di solito realizzate con (avanzi di) verdura cotta di ogni tipo, ma alcune piante, come per esempio la rucola o i ravanelli, si prestano anche da crude. Anche queste creme si possono addensare come quelle di frutta, oppure si aggiunge una piccola quantità di cereali cotti, sempre da frullare insieme.

crema da spalmare verdure

Con cereali. Per rendere cremosi i cereali cotti è in genere sufficiente aggiungere una piccola quantità d’acqua mentre si frullano. Oppure la giusta consistenza viene ottenuta con l’aggiunta di verdure. Un cucchiaino di olio rende il tutto più “morbido”.

Con semi oleosi. Particolarmente nutrienti e ricchi di sostanze utili, sono una grande risorsa per colazioni o snack energetici. Noci di ogni tipo, nocciole, mandorle, semi di zucca o di girasole: si frullano tutti facilmente. Per renderli cremosi basta l’aggiunta di una piccola quantità di latte (vaccino o vegetale) oppure di miele, che farà da “legante”.  Per una nota golosa, si aggiungerà del cioccolato fondente tagliato già a pezzetti più o meno grandi, secondo la potenza del frullatore. 

Con leguminose. Sono un ottimo modo per rendere tollerabili le leguminose anche per chi soffre di flatulenze e simili. Infatti sono i tegumenti a creare problemi digestivi ad alcune persone, ma il frantumarli nel frullatore li rende innocui (rimane comunque valido il suggerimento di mettere in prolungato ammollo le leguminose secche e di cambiare l’acqua di ammollo più volte, prima della cottura. Anche l’aggiunta di alghe marine all’acqua di cottura può essere utile).

Le creme di leguminose sono un ottimo accompagnamento per piatti di cereali. Sono una base eccellente per zuppe e minestroni. E possono condire la pasta, quando si va di fretta, dando luogo a un pasto equilibrato e completo sotto il profilo nutrizionale. 

Conviene dare sapore alle leguminose già in fase di cottura, aggiungendo carote, cipolle, sedano e/o altro. Però questi possono essere messi anche insieme nel frullatore, all’ultimo momento.


AIDO ringrazia Fondazione Vita e Salute e la Chiesa Cristiana Avventista che con il suo 8×1000 sostiene la promozione di un percorso di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione e insieme un gesto concreto verso la promozione della cultura del dono.

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