piante officinali

Allenarsi con le piante officinali

Con queste erbe miglioriamo la nostra attività fisica.
Il movimento è alla base della nostra salute globale. Con alcune piante officinali possiamo contrastare la stanchezza e aumentare la resistenza muscolare

Secondo gli esperti sono sufficienti 150 minuti di movimento settimanale per mantenere il nostro organismo in salute. L’ossidazione delle fibre muscolari, la sensazione di fatica o uno scarso apporto di glucosio per il muscolo possono però rallentare i nostri allenamenti e diminuire la resistenza e il vigore muscolare. Ecco allora che ci vengono in soccorso alcune piante officinali con proprietà tonificanti e adattogene. Un ottimo coadiuvante sia per gli sportivi dilettanti che per i professionisti.

di Vita&Salute

L’Oms ha definito l’attività sportiva uno degli obiettivi principali per il miglioramento della salute. I passi da fare verso questo cambiamento positivo non sono difficili: secondo gli esperti sono sufficienti 150 minuti di movimento settimanale per mantenere il nostro organismo in salute. Via libera, quindi, all’attività fisica quotidiana soprattutto a quella aerobica, come la camminata e la bicicletta, per favorire l’ossigenazione dei tessuti grazie a movimenti ritmici ripetuti (es. pedalare). L’ossigeno, insieme al glucosio, è uno dei protagonisti del sistema di contrazione muscolare che permette al nostro apparato muscolo-scheletrico di muoversi. Le fibre che costituiscono il tessuto muscolare rispondono allo stimolo nervoso e, grazie a un meccanismo di contrazione e distensione, permettono l’esecuzione del movimento. L’ossidazione delle fibre muscolari, la sensazione di fatica o uno scarso apporto di glucosio per il muscolo possono rallentare i nostri allenamenti e diminuire la resistenza e il vigore muscolare.

Alcune piante officinali con proprietà tonificanti e che contrastano il senso di fatica  possono divenire un ottimo coadiuvante sia per gli sportivi dilettanti sia per quelli professionisti.

Ginseng (Panax ginseng), antifatica per l’allenamento

La parte della pianta utilizzata in fitoterapia è la radice. Nel ginseng sono presenti vitamine del gruppo B, micronutrienti essenziali per la trasmissione degli impulsi nervosi, come la colina, e principi attivi denominati ginsenosidi. Queste saponine sarebbero responsabili dell’attività tonico-adattogena del ginseng sul sistema nervoso centrale, modulando la produzione di ormoni e neurotrasmettitori coinvolti nella gestione dello stress e della fatica. Negli sportivi questa azione si tradurrebbe nel prolungamento dei tempi di esercizio fisico con un aumento della resistenza muscolare allo sforzo. Questo è dovuto alla presenza di ginsenosidi che promuovono l’equilibrio delle concentrazioni ematiche di glucosio e l’incremento dell’utilizzo di ossigeno che permettono all’apparto muscolare di avere facilmente a disposizione gli elementi indispensabili per effettuare il movimento.

Possiamo prendere il ginseng in diverse forme che comprendono estratto secco, sciroppo, compresse, tisana. Gli integratori a base di estratto secco standardizzato garantiscono la presenza di uguali quantità di principi attivi in tutto il preparato e sono da considerarsi come una vera e propria terapia. È consigliabile, quindi, consultarsi con il proprio medico di fiducia prima di iniziare il trattamento. La dose giornaliera di ginseng suggerita è di 200 mg. Il ginseng è sconsigliato per le donne in gravidanza, i bambini al di sotto dei 12 anni e le persone affette da patologie epatiche e renali.

Eleuterococco, energia fin dal mattino

Eleutherococcus senticosus è una pianta officinale originaria della Siberia. Il suo rizoma è ricco di flavonoidi, acido clorogenico ed eleuterosidi a cui si deve l’azione energizzante e antiastenica dell’eleuterococco. Alcune ricerche cliniche hanno testato l’efficacia degli estratti di eleuterococco su volontari in buona salute che praticano attività fisica. Il consumo di ossigeno e l’adattamento fisico allo sforzo sono risultati significativamente superiori nei soggetti che avevano integrato quotidianamente l’eleuterococco per circa 30 giorni. Nei periodi di forte stress e stanchezza, l’eleuterococco può essere un aiuto molto efficace per aumentare l’energia muscolare durante l’esercizio fisico.

La dose giornaliera di eleuterococco consigliata per un’integrazione è di 200-400 mg, titolata in eleuterosidi al 3%. Questa titolazione è presente negli integratori a base di estratto secco standardizzato che assicura la quantità di principi attivi nel preparato.

Ghiaccio, tè verde e Aloe vera contro l’accumulo di acido lattico

Dopo uno sforzo intenso, contraddistinto da contrazioni muscolari prolungate, i nostri muscoli possono andare incontro a una riduzione dell’apporto di ossigeno, con eccessiva produzione di acido lattico. È il sintomo di una temporanea ossidazione del tessuto, che permane qualche giorno nei muscoli prima di essere smaltita dal fegato. La presenza di acido lattico si manifesta solitamente con bruciore e indolenzimento delle parti muscolari interessate rendendo difficile, non solo l’allenamento, ma anche le attività quotidiane come salire le scale o alzarsi dal letto. Per contrastare questi fastidiosi effetti post allenamento possiamo applicare impacchi di ghiaccio sulle zone indolenzite. Lo smaltimento dell’acido lattico nei muscoli può essere agevolato dall’integrazione di nutrienti con qualità antiossidanti. Il tè verde (Camellia sinensis) e l’Aloe vera sono due validi alleati per agevolare l’eliminazione dell’acido lattico grazie alle catecolamine, contenute nelle foglie del tè, e all’acemannano presente nella linfa delle foglie dell’aloe. L’infuso a base di tè verde è di facile preparazione casalinga e si può degustare anche nella versione fredda, più adatta al clima estivo. Gli integratori a base di Aloe vera sono molteplici, ma è meglio evitare quelli contenenti antrachinoni, sostanze dall’azione lassativa e irritante per l’intestino.

Arnica montana e Sedum telephium per piccole contusioni e infiammazioni

Alcune piante officinali a uso topico possono costituire il nostro “kit di pronto soccorso” per lievi contusioni, graffi e infiammazioni muscolari localizzate.

L’Arnica montana è una pianta tipica delle zone alpine in cui viene tradizionalmente chiamata “erba delle cadute”. I fiori e le radici sono utilizzati per la preparazione di gel e creme a uso topico con indicazione terapeutica antinfiammatoria. Grazie all’elevato contenuto di flavonoidi, antiossidanti (acido clorogenico) e lattoni sequiterpenici, l’arnica può alleviare l’infiammazione di contusioni e piccoli strappi muscolari. Inoltre, favorisce il riassorbimento di ecchimosi ed ematomi dovuti a cadute accidentali.

Il Sedum telephium è conosciuta, tra le piante officinali, con il nome di “erba dei tagli” poiché nella tradizione popolare le foglie, private della pellicola superiore, vengono usate come lenitivo per tagli ed escoriazioni. Le proprietà cicatrizzanti e batteriostatiche del sedum sono sfruttate nella preparazione di creme e unguenti lenitivi facilmente reperibili in erboristeria.

Regole d’oro: non saltate troppo

  • 30- 40 minuti di camminata al giorno o 10mila passi sono basilari per mantenere in salute il nostro organismo. Alcuni metodi comportamentali utili a raggiungere questo obiettivo possono essere: l’uso di un contapassi, camminare in compagnia, utilizzare i mezzi pubblici, scegliere le scale in alternativa all’ascensore.
  • Non pretendiamo prestazioni agonistiche dal nostro fisico se non siamo adeguatamente allenati: rischiamo di causare strappi e serie infiammazioni muscolari che rischiano di farci abbandonare i buoni propositi di movimento.
  • Mai saltare la prima colazione: rischiamo di arrivare affamati all’ora di pranzo abbondando nel pasto che precede l’esercizio fisico. Durante l’allenamento saremo più affaticati dalla digestione più lunga del previsto.
  • Circolo virtuoso: ricordiamoci che il movimento favorisce la produzione di ormoni regolatori dell’umore come la serotonina che induce una sensazione di benessere psicofisico stimolante per continuare a praticare attività fisica.

AIDO ringrazia Fondazione Vita e Salute e la Chiesa Cristiana Avventista che con il suo 8×1000 sostiene la promozione di un percorso di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione e insieme un gesto concreto verso la promozione della cultura del dono.

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